Le novità della Guida Michelin 2019

Voglia di partire? Si, soprattutto se c’è una meta gourmet all’orizzonte!


Profumo di pesce fresco, protagonista di piatti deliziosi e raffinati


Bianco, per una mise en place di grande eleganza


Il mio colore è il verde, come le sfumature del mare e gli occhi che non hanno mai lo stesso colore. Adoro le acque profumate dal tocco leggero e le note di cocco e vaniglia. Quando sono indecisa su che musica ascoltare saltello a ritmo di rock ‘n’ roll.


@Alajmo.it

L’Italia si conferma il secondo Paese più stellato a mondo e i “tre stelle” salgono a 10: sono le principali novità contenute nella nuova Guida Michelin, da poco presentata a Parma.

La “rossa”, storico punto di riferimento per viaggiatori e amanti della cucina di qualità, è giunta alla sua 64esima edizione e come ogni anno fa il punto sulla ristorazione italiana di eccellenza. Sono 357 le stelle assegnate dalla Guida Michelin 2019, dopo i 356 chef premiati la scorsa edizione.

Chi vince, chi perde? Come sempre, il verdetto era atteso con trepidazione non solo dai guru emergenti della cucina gourmet, ma anche dagli chef più affermati, ansiosi di conservare il prestigioso riconoscimento.

La prima notizia, dicevamo, arriva da Senigallia, con lo chef Mauro Uliassi. Il suo omonimo ristorante, infatti, si scopre tra i magnifici dieci, l’esclusivo club dei ristoranti che possono vantare tre stelle (erano 9 nel 2018). Resta stabile la carica dei 2 stelle, mentre le new entries assistono al trionfo dei giovani: tra i nuovi chef stellati, infatti, dieci sono under 30 (e la metà under 35). Un vero record!

@Osteriafrancescana.it

Tante soddisfazioni, ma anche qualche delusione. È il caso, ad esempio, di Carlo Cracco, che vede sfumare la seconda stella per il nuovo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Sempre a Milano escono dalla classifica Armani ed Essenza.

Restando in tema di celebrities, Antonio Cannavacciuolo mantiene posizione con il Villa Crespi a Orta San Giulio (2 stelle) e va alla carica con i locali informali Cannavacciuolo Bistrot Novara e Cannavacciuolo Bistrot Torino, entrambi premiati con una stella. Insomma, lo chef campano ha davvero fatto l’en plein: una bella pacca sulla spalla non può mancare per i giovani chef Vincenzo Manicone, scelto per il ristorante di Novara, e Nicola Somma a Torino.

Sei impaziente di comprare la nuova Guida Michelin, per leggere tutte le recensioni aggiornate e rispondere alla fatidica domanda: la cucina vale il viaggio (e, potremmo aggiungere, il conto)? A proposito di budget, nel frattempo puoi leggere il nostro articolo sui ristoranti gourmet più economici d’Italia: tutti indirizzi da provare se cerchi un’esperienza gastronomica ai massimi livelli, ma ami il lusso accessibile.

Il mio colore è il verde, come le sfumature del mare e gli occhi che non hanno mai lo stesso colore. Adoro le acque profumate dal tocco leggero e le note di cocco e vaniglia. Quando sono indecisa su che musica ascoltare saltello a ritmo di rock ‘n’ roll.

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