Le buone pratiche della comunicazione nella ristorazione riguardano sia la presenza online sia l’insieme di tutte le attività da svolgere nel locale e che sono essenziali per la buon riuscita delle esperienze food dei clienti.
Secondo un’indagine condotta dalla Doxa per Groupon, otto italiani su dieci mangiano fuori casa almeno una volta al mese e di questi otto il 57% mangia fuori casa una volta a settimana. La scoperta di nuovi locali avviene tramite il passaparola (66% dei casi), ma un ruolo significativo è svolto dalle recensioni online sui vari portali. Il 69% delle persone che mangiano fuori casa è ben disposto a recensire un locale e consigliarlo. Il 68% degli intervistati si fida delle recensioni online su un locale.
Il compito del ristorante è non solo quello di puntare alla qualità dei prodotti offerti, ma anche a come questi vengono presentati e a curare ogni minimo dettaglio dell’esperienza food offerta al cliente.
L’esperienza gastronomica odierna si basa su percorsi esperienziali che facciano vivere delle emozioni e che facciano emergere i valori su cui si basa il mondo della ristorazione.
Il cliente oggi è un “consumatore metropolitano“, è un cliente che “pretende”, al contempo, velocità, qualità, novità. Ciò che quindi lo caratterizza è la sua tendenza a essere infedele al brand, prediligendo una grande libertà di scelta. Il consumatore metropolitano vuole vivere esperienze food avvincenti e memorabili.
Come ben sanno gli amanti del caffè, un conto è bere un espresso al bar sotto casa e un’altra è bere un Nespresso o un caffè da Starbucks. C’è ormai una spiccata dimensione esperienziale nel consumo di prodotti dell’alimentare: i foodie (ossia gli appassionati di cibo a cui il marketing del food si rivolge primariamente se non esclusivamente) non cercano la quantità ma la qualità, la memorabilità, la condivisibilità, persino di un momento come l’aperitivo o il pranzo della domenica.
Se ti è piaciuto questo articolo, lascia un commento o condividilo sui social.
Fonte: Inside Marketing