
Come dice la canzone “you had your time ,you had the power “, abbiamo il tempo e il potere di creare ! Creare piatti, melodie, progetti, idee .Perciò lasciatevi ispirare per dare il meglio di voi !


E si Amici ,per me il profumo dell’arancia fresca ,è unico nel suo genere .Apre i sensi e il cuore per riconnetterci con la nostra parte creativa.


Per quest’articolo che parla d’ispirazione e creatività ho scelto infiniti colori, come infinite possono essere le idee quando stiamo creando!


Vado dove va la luce. Per questo il giallo mi rappresenta ed é il mio colore preferito. Giallo come il sole, che risplende su tutto e su tutti. Persino l'ombra non è assenza di luce ma proiezione della stessa. Giallo come i petali dei girasoli, delle mimose e del polline, cuore di ogni fiore. Giallo è luce, è fiducia e gioia senza fine. Giallo fratello dell' "Inno alla Gioia di Beethoven, e migliore amico della "La Danza "di Matisse. Giallo, ladro di sorrisi e manifesto costante di felicità.

Buongiorno a tutti gli Chef e amanti della cucina in cerca di ispirazione!
Curiosando nel web, noi di Follow Style Passion abbiamo scoperto come per molti Chef la musica sia la musa ispiratrice di alcune delle loro più belle creazioni culinarie.
Che succede, se mentre state creando un piatto ,all’improvviso sentite le note del grande Louis Armstrong? O la Sinfonia n. 40 di Mozart? O il ritmo travolgente di Bob Dylan?
Esatto amici, molto probabilmente quello che ne verrà fuori sarà la vostra piccola opera d’arte, ricca di sapori, colori e sfumature. Un piatto che improvvisamente incominci a parlare ( o a cantare, passatemi il gioco di parole) e che lascia incisa la sua voce, le sue emozioni, la sua storia. Un piatto che parli dritto al cuore.
Siete curiosi di sapere il segreto dietro alcuni dei capolavori culinari più sorprendenti ? Bene, scopriamolo insieme !
Luigi Taglienti, “Standards”: il jazz maestro di vita e di sapori
Un suono, un sogno, una voce che grida silenziosa .Il jazz maestro indiscusso di vita e di sapori ha colpito dritto al cuore dello chef Luigi Taglienti che ha lanciato un nuovo menu che si sviluppa attorno alla riscoperta delle salse, e che prende ispirazione dalla musica jazz. Ma cos’ha in comune il jazz con la gastronomia? “Mi piace l’idea primordiale del jazz, di questa musica popolare nata per dare un ritmo ai lavoratori: io ho iniziato a riascoltare il motivo, il ritmo naturale della cucina che accompagna i gesti. La cucina è fatta di tempi, ed è tutto un ritmo naturale”, spiega lo chef nell’intervista di Mariarosaria Bruno del blog Finedining Lovers
“Adoro le salse e per me sono la struttura ossea della cucina: ecco allora l’idea di costruire un menu di dieci portate (con altrettante salse) chiamato Standards, “come i pezzi standard che ogni jazzista dovrebbe conoscere”, sottolinea lo chef, grande appassionato di jazz. Dieci salse, che sono le fondamenta dell’arte culinaria, proprio come le composizioni standard della musica jazz.
Gualtiero Marchesi: un menù dettato dalla musica
Un menu ispirato alla tastiera del pianoforte. Non poteva essere che del maestro Gualtiero Marchesi questa idea. Oltre ad essere uno degli chef italiani più amati, è noto, infatti, per la sua grande passione per la musica classica, che lo ha spesso ispirato per la sua attività e per le sue creazioni culinarie .è da tutto che Marchesi trae ispirazione, perché “dal niente nasce niente”.
Per il concerto organizzato dalla Fondazione Marchesi, lo chef ha “scritto” un menu ispirato alla tastiera bianca e nera del pianoforte, dove spiccano il risotto al nero di seppia con scaglie d’argento servito nella speciale ciotola progettata dal maestro; la coda di rospo, tagliata a cubetti e adagiata sul nero di seppia; crema d’uovo, servita nel guscio con uova di salmone.

Alessandro Borghese, lo chef ispirato dal rock
“Ascolto da sempre musica in cucina assieme alla mia brigata ai fornelli” – ha spiegato lo chef nell’intervista pubblicata da Puntarella Rossa e da appassionato di musica Rock ho pensato di creare in rete una selezione della mia musica che ascolto quando cucino, da scambiare e condividere con chi mi segue.
Si tratta di “Kitchen Shuffle”, un cofanetto contenente un doppio cd con 30 brani e un libretto di storie di musica e ricette diventando il primo progetto gastromusicale d’Italia”.
Gustare uno dei suoi piatti avrà indubbiamente il sapore forte e deciso del rock.
Ed ecco come lo Chef è riuscito a portare nelle nostre case un perfetto connubio tra musica e cibo, regalandoci pietanze frizzanti alla Bob Dylan, irresistibili come il ritmo di Marvin Gaye, ed energiche come i Spin Doctors.
Qui sotto riporto un’interessante intervista fatta da Blogosfere allo Chef Rock Alessandro Borghese!
Stefania Corrado : I Depeche Mode scintilla d’ispirazione per piatti elettronici
Stefania Corrado si racconta nell’intervista fatta da Elena Aceto per il blog Soundreef “Per me cibo e musica sono un tutt’uno. Avendo l’obiettivo di trasferire nei piatti il mood musicale e comunicare l’amore per la cucina con un linguaggio diverso dal solito ho creato un progetto artistico-culinario intitolato “Black Celebration” ispirato alla musica dei i Depeche Mode.
Ogni album, e la maggior parte delle canzoni dei Depeche Mode, mi ha ispirato diverse suggestioni culinarie e mi rimanda ad atmosfere e sensazioni per creare ricette e piatti davvero speciali. In particolare la musica dei Depeche Mode sono stati scintilla d’ispirazione per creare piatti con ingredienti scuri come Peperoni neri olandesi, pomodoro nero, una speciale varietà di mais che arriva dal Cile, lenticchie, quinoa, ceci pugliesi, funghi shitake, tartufo nero.”
Bene amici, oggi abbiamo visto come la musica sia capace di rendere un semplice piatto un’opera d’arte, proprio perché apre, scuote, incanta il nostro cuore .
Magico vero?
“Quando cucinate fate in modo che sia la musica la mente e voi il braccio, fate diventare le note… i vostri sapori più autentici.”
Date spazio alla vostra creatività! Lasciatevi ispirare!
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Sitografia:
https://wisesociety.it/piaceri-e-societa/che-musica-maestro-chef/
https://www.soundreef.com/blog/stefania-corrado-chef-music-intervista/