
Profumo e sapori d’Oriente, di terre esotiche e lontane, misteri ancora da scoprire e cuori ancora da conquistare.


Tutti noi, o quasi, abbiamo mangiato almeno una volta nella vita in un ristorante giapponese. Oggi è sparita la vecchia diffidenza nei confronti del “pesce crudo con riso“, anzi, in città come Milano si consuma più sushi che a Tokyo. Ma come si mangia il sushi?
Esiste un’ ampia ritualità nella cucina giapponese. Esiste la cultura dell’Idatakimasu, ovvero del “ricevere”: in un classico sushi bar, lo chef prepara qualche pezzo di sushi sul momento perché il cliente lo consumi subito.
Quanto al galateo, non è solo questione di come impugnare le bacchette… e anzi, se non sei perfettamente a tuo agio nell’usarle nessuno ti guarderà storto.
Gli hosomaki vanno presi con le mani, immersi leggermente nella salsa di soia e mangiati. I nigiri, invece, si possono degustare in due modi: intingendo lo zenzero con le bacchette nella salsa e poi usandolo come pennello sul pesce per poi mangiare con le mani (il riso sulla lingua, il pesce sul palato); oppure girandolo sul fianco e poi a testa in giù per immergerlo nella soia.
Il wasabi, che in Italia troviamo in forma leggermente diversa perché quello originale è quasi irreperibile, è un obbligo e in Giappone viene servito direttamente sotto il pesce del nigiri (mentre sul sashimi è più comune trovarlo sopra).
Tra un boccone e l’altro, infine, usa un pezzetto di zenzero per pulirti la bocca. Ma non immergere mai il riso nella salsa di soia, e lascia che sia il pesce a toccarla. Potrebbe rovinare tutti i sapori.
Prima di chiederti come si mangia il sushi, però, devi chiederti come si riconosce il pesce crudo?
Se prima di prepararlo è importante guardare gli occhi e le branchie, una volta nel piatto il principale indicatore è dato dal colore uniforme e acceso. A proposito del colore, sapevi che la tonalità caratteristica del salmone è data dalla loro alimentazione a base di krill e gamberetti? Proprio per questo motivo, anche i salmoni di allevamento (naturalmente più grigi) vengono nutriti con additivi alimentari.
Oltre al pesce, anche il riso è importantissimo. Va bagnato con aceto di riso, riscaldato con sale e zucchero e poi lasciato raffreddare. Va separato con movimenti decisi, affinché non rimanga troppo umido e i chicchi lascino spazio all’aria che amplifica i sapori.
Sapevi che esiste anche il sushi di carne? Noi di LASP siamo sempre aggiornati sulle tendenze food del momento.
Fonte: Hello World